FOTOGRAFI E AGENZIE FOTOGRAFICHE
Sin dalle origini della fotografia (1839) Venezia divenne luogo prediletto di produzione fotografica per imprese commerciali che, dalla vendita delle immagini trassero merito artistico e fortuna economica, e ben presto, con l'evoluzione degli strumenti fotografici, anche per fotografi amatoriali o semplicemente visitatori (il concetto di turismo come lo conosciamo noi non si era ancora sviluppato).
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Nell'ottocento, in particolare, molti tra i fotografi più importanti gravitarono attorno al negozio di Carlo Ponti, fotografo a sua volta e imprenditore, producendo e vendendo immagini di vedute e di architettura della città. Tra questi: Carlo Naya, Domenico Bresolin, Fortunato Antonio Perini, Giuseppe Beniamino Coen scrissero pagine importanti per la storia della fotografia. Altri autori si dedicarono ad una foto di indagine più decisamente sociale, come Oreste Bertani che lasciò una importante testimonianza iconografica delle condizioni di vita degli ospiti degli ospedali psichiatrici di San Servolo e San Clemente.
Il secolo successivo si apre nella tradizione fotografica ottocentesca. A traghettarci nel nuovo secolo sono importanti fotografi come Tomaso Filippi, che fece parte per molti anni dello stabilimento di Carlo Naya fino a diventarne direttore per poi abbandonarlo e aprire un proprio negozio a San Marco (il Fondo Filippi composto di numerose immagini, negativi e lastre lo si può consultare negli archivi web dell'IRE di Venezia), Augusto Tivoli, che a Venezia operò tra il 1895 e il 1917, e Paolo Salviati.
Con Giacomo e Pietro Giacomelli, padre e figlio, nasce e si sviluppa la foto documentaristica. In particolare Pietro Giacomelli cominciò a fotografare le trasformazioni urbanistiche della città con minuziosa attenzione.
Divenuta fenomeno di massa, dovuto alla facilità con cui ormai si poteva accedere alle apparecchiature fotografiche e allo sviluppo e stampa dei supporti, la fotografia diventa anche luogo di forte dibattito tra sostenitori delle diverse correnti: pittorialista, documentarista, artistica, fotoréportage ecc., e Venezia, da sempre importante centro artistico-culturale, raccoglie la sfida anche in campo fotografico.
Nel 1947, immediatamente dopo la nascita del primo circolo fotografico italiano "La Bussola" di Milano, vede la luce a Venezia il circolo fotografico "La Gondola". I fondatori: Luciano Scattola, Paolo Monti, Gino Bolognini e Alfredo Bresciani, diventeranno tra i maggiori protagonisti della fotografia italiana del novecento. Affamata da un ventennio di letargo spirituale e intellettuale, Venezia accoglie il dibattito che nella prima metà del secolo aveva coinvolto a vari livelli tutti i linguaggi dell'arte, fotografia compresa, e che in Italia l'autarchia di regime aveva per lungo tempo tentato di tenere al di fuori dei confini.
La Gondola cercò il dialogo con l'arte contemporanea ritenendo che anche la fotografia avesse nel suo specifico i mezzi per affermare la propria autonomia espressiva.
Indubbiamente, il nascere e l'operare nella città/immagine per eccellenza indirizzò la produzione del Circolo verso una fotografia di impianto lirico/realista; una mediazione fra il categorico formalismo della Bussola e le estreme istanze del neorealismo che tanto riscontro aveva avuto in campo cinematografico. Nacque così uno stile definito dai francesi "l'école de Venise".
La Gondola accolse al suo interno, e continua ancora oggi, generazioni di fotografi: Fulvio Roiter, Gianni Berengo Gardin, Giuseppe "Bepi" Bruno, Elio Ciol i più conosciuti anche in campo internazionale. Accanto a questi decine di altri autori: Mario Bonzuan, Toni Del Tin, Carlo Bevilacqua, Giorgio Giacobbi, Ennio Puntin Gognan, Bruno Rosso, Sergio Del Pero, Luigi Ferrigno, Carlo Mantovani e i più giovani Stefano Pandiani, Francesco Barasciutti, Mario Mazziol, Alessandro Rizzardini, Stefano Boscolo, Alberto Favaretto per citarne solo alcuni, autori di una fotografia di grande qualità.
Fotografi veneziani-percorsi d'autore rivolguna particolare attenzione a questi fotografi.
In questa sezione sono stati inseriti fondi fotografici, organizzati per autore e tematismi, donati da fotografi veneziani, professionisti o amatoriali, che a vario titolo hanno contribuito a raccontare, spesso attraverso immagini di grande purezza tecnica col tempo diventate importanti documenti storici, momenti di cronaca cittadina.
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