Sono le Prefetture, tuttora, a ricevere e istituire le domande per il riconoscimento della qualifica di profugo. Il decreto di riconoscimento della qualifica di “profugo”, emesso dal Prefetto, consente di usufruire dei benefici giuridici ed economici previsti dalla legislazione ed è indispensabile per accedere a qualsiasi forma di agevolazioni e aiuti economici. La Prefettura che ha emesso il decreto, rilascia anche gli attestati di riconoscimento della qualifica di profugo.

L’articolo 19 del Trattato fra l'Italia e le Potenze Alleate ed Associate, firmato a Parigi il 10 febbraio 1947, concede ai “cittadini italiani che, al 10 giugno 1940, erano domiciliati in territorio ceduto dall'Italia ad un altro Stato per effetto del presente Trattato, ed i loro figli nati dopo quella data … la cui lingua usuale è l'italiano ... la facoltà di optare per la cittadinanza italiana entro il termine di un anno dall'entrata in vigore” del trattato. Nello stesso articolo si legge: “Lo Stato al quale il territorio è ceduto potrà esigere che coloro che si avvalgono dell'opzione, si trasferiscano in Italia entro un anno dalla data in cui l'opzione venne esercitata.”

Passaporti, libretti di navigazione e lasciapassare che consentivano movimenti, commerci e scambi transfrontalieri tra i diversi confini e le località costiere dell'alto Adriatico.

Certificati anagrafici e di battesimo, di buona condotta, di cittadinanza italiana, di congedo e di profugo, tutti documenti legati alla vita quotidiana. Di particolare interesse sono i fogli di congedo illimitato rilasciato dall'Esercito italiano per il Servizio militare, anche se prestato nell'Esercito dell'Impero austriaco.

Fotografie di gruppi di allievi e pagelle ci danno uno spaccato di vita scolastica dalle classi elementari alle superiori di Pola, Fiume, Trieste e delle altre città di destinazione dei giovani profughi.

Articoli e ritagli di giornale provenienti dai fondi dei testimoni che ci raccontano le vicissitudini e le diverse opinioni sulla storia di queste terre.

Qui sono visibili tutti i documenti, anche quelli che non sono compresi nei precedenti raggruppamenti, raccolti e presenti nei vari fondi dell'Archivio dei testimoni.