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Lorenzo Bullo nasce il 15 gennaio 1939 a Murano, pochi mesi
prima dello scoppio del secondo conflitto mondiale.
A metà degli anni ’50, interrotte le scuole medie, Lorenzo
non va a fare il “garzonetto” in fornace, così come la maggior parte dei
giovani muranesi, ma trova lavoro come commesso presso un alimentarista e
comincia a sviluppare i primi interessi per la fotografia.
Dal ’56, con una Voigtländer Vito B 35 mm, inizia a riprendere
immagini prevalentemente connotate da una presenza umana discreta.
Un importante ruolo nella crescita e maturazione fotografica
di Bullo avvenne con l’iscrizione, dal ’64 al ’69, al Circolo fotografico “La Gondola”, col quale
parteciperà ad importanti mostre nazionali ed internazionali quali: la Mostra retrospettiva del C.F.
“La Gondola”
alla galleria Bevilacqua La Masa
nel ’65, la mostra di Bordeaux nel ’67 (XVII Salon International d’Art
Photographique) e l’International Exibition of Photography a Seattle nel 1965.
Sono anche gli anni della costruzione di una solida tecnica
fotografica, dell’apprendimento e dell’assimilazione di nuove pratiche che
avvengono anche attraverso la lettura di riviste quali “Popular Photography”,
“Camera” e “Ferrania” che diventano il tramite per la conoscenza delle tecniche
e dei gusti di fotografi come Cartier Bresson, Edward Weston, Mario De Biasi.
Riflettere sulle esperienze di altri autori gli dette l’occasione di entrare in
contatto con le tematiche di questi, i quali svilupparono modalità di “ripresa
e scatto” molto distanti dalle ossessive attenzioni al “diaframma, ai tempi di
posa e alla luce” tipiche di molta fotografia estetizzante di allora.
In ambito più propriamente locale la frequentazione con
Sergio Del Pero, anch’egli muranese e la conoscenza del lavoro di alcuni
fotografi veneziani influenzeranno alcuni tagli e molte riprese degli anni più
prolifici, ossia quelli tra il 1950 e il 1970.
Nel 1970 Bullo apre a Murano, in Fondamenta navagero 23,
“Foto Bullo”, una bottega con retrobottega dove trovarono spazio tutte quelle
attrezzature da stampa che gli consentiranno di lavorare, sino al 2002, per le
committenze tradizionali ( foto di cerimonie e stampe varie) e per quelle
aziende muranesi che richiedevano al fotografo riprese ad uso commerciale.
Dopo la chiusura dell’attività commerciale Bullo si iscrive
nuovamente al Circolo Fotografico “La Gondola”; aderisce, dal
2010, al Foto Club Muranese “El Grandangolo” col quale organizza una sua
retrospettiva a Palazzo Da Mula nel gennaio dello stesso anno.
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Uomini in laguna - Gesti, segni e simboli tra acqua, terra e laguna. 1958/1978
E’ una laguna che cambia radicalmente quella che si
presenta a Lorenzo Bullo nel momento in
cui si appresta a passare da una fase sperimentale e amatoriale a una fase professionista
della fotografia. Una laguna che dal silenzio dei remi passa al rumore dei
motori. Fra il 1955, periodo in cui inizia Bullo a partecipare ai primi
concorsi fotografici in Italia, al 1964 quando entra nel circolo fotografico “La Gondola” partecipando a
numerose iniziative almeno fino al 1970, la laguna “prima del motore”, come ci
ricorda Michele Zanetti (La Laguna di Venezia ambiente, naturalità, uomo 2007), in cui le imbarcazioni si
muovevano ancora sostanzialmente a remi lascia spazio alla “laguna del motore”
in cui le imbarcazioni a vela o a remi subiscono un irreversibile declino. Le
conseguenze della motorizzazione delle imbarcazioni lagunari determinano in
questi anni degli sconvolgimenti nella geografia, nella morfologia e nel modo
di interpretare le distanze e la vita nella laguna di Venezia. Tratto da: La laguna vissuta di Andrea Mencini, in FOTOGRAFI AL LAVORO - quaderni di fotografia e storia veneziana n. 3
Esposizione giugno 2010 presso Casa della memoria e della storia del Novecento veneziano - Villa Hériot, Giudecca |
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(12 giugno 2012)