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Archivi della politica e dell'impresa del '900 veneziano

Il progetto Archivi della politica e dell'impresa del '900 veneziano promosso dalla Fondazione Gianni Pellicani si propone di individuare, raccogliere e descrivere archivi politici di personalità o organizzazioni politiche attive nel territorio veneziano.

La crisi dei maggiori partiti italiani, verificatasi agli inizi degli anni Novanta, oltre a scuotere profondamente il sistema politico italiano, ha posto in evidenza il problema della salvaguardia del patrimonio archivistico prodotto dalle organizzazioni che per oltre quarant'anni sono state al centro della vita politica del paese. Lo sfaldamento degli apparati di gestione dei partiti, infatti, ha esposto il loro patrimonio documentario ad un depauperamento in molti casi irreversibile, come aveva lucidamente denunciato un gruppo di docenti universitari di storia contemporanea in una lettera inviata il 4 febbraio 1994 all'allora ministro dei beni culturali, Alberto Ronchey: "ben sappiamo per esperienza personale che le fasi di passaggio e di trasformazione si traducono in genere, per ragioni oggettive (abbandono di sedi, vicende giudiziarie, diminuzione o scomparsa di personale adibito a certe funzioni), in un più o meno sistematico - e spesso involontario - depauperamento delle fonti documentarie concernenti la storia della vita associativa delle istituzioni che si trasformano o si estinguono. Ci rivolgiamo a Lei per chiederLe […] di prendere in considerazione un'iniziativa ministeriale volta a garantire in primo luogo la preservazione e a tempo debito - secondo le vigenti normative - la consultabilità di un patrimonio documentario che appare attualmente soggetto a rischi rilevanti e che costituisce una parte significativa della memoria storica nazionale".

Gli archivi d'impresa sono, per loro natura, disseminati e dispersi perché le realtà produttive che li hanno generati si sono modificate, divise, accorpate, de-localizzate. Coerentemente alla loro funzione, spesso tecnica, questi archivi interpretano e seguono queste trasformazioni, presentando oltre ad una notevole diversità di tipologie di materiali (dai documenti alle fotografie, dai disegni tecnici ai modelli e ai prototipi, alle pubblicazioni) anche una molteplicità ed eterogeneità di assetti, strutture, consistenze. Spesso scarsamente considerati anche dalle aziende stesse - soprattutto una volta che la produzione è cessata - rappresentano invece tasselli importanti per la comprensione della storia economico-sociale dei territori cui si riferiscono e importante risorsa culturale per la collettività.

Gli archivi che documentano la storia del Novecento industriale veneziano, rappresentato in ampia parte dall’evoluzione del polo di Porto Marghera, sono stati solo in rari casi - per iniziativa di singoli enti o persone - oggetto di sistematici interventi di recupero e valorizzazione.

Il progetto si propone perciò di contribuire, unitamente ad altre istituzioni culturali di ambito cittadino, regionale, pubbliche e private che hanno operato e continuano ad operare con analoghi obiettivi, a recuperare (talvolta anche "fisicamente") e far conoscere ciò che tuttora resta degli archivi d'impresa ancora presenti sul territorio, prima che le veloci e convulse trasformazioni attuali li spazzino via definitivamente.

Si tratta di un’operazione difficile poiché gli archivi d’impresa, e tanto più quelli delle industrie di Porto Marghera, sono spesso inaccessibili, o ancor peggio archivi perduti o trasferiti altrove.

Tuttavia è una sfida che ci pare opportuno continuare a sostenere, consapevoli che solo attraverso il recupero e la conoscenza delle fonti è possibile preservare e trasmettere la conoscenza del nostro passato nei suoi diversi aspetti. Un passato che ha ridisegnato sia il territorio che il paesaggio circostanti, rappresentando non la "storia" di questi luoghi ma un insieme di "storie": di tecnologie e produzioni, ma anche di lavoratori, di lotte e di conquiste sociali, di emancipazioni, di prese di coscienza sull’ambiente e sulla qualità della vita.

Questa operazione di censimento e descrizione degli archivi d’impresa non è che appena iniziata; essa ha consentito di portare alla luce le tracce di diverse realtà industriali, alcune da tempo non più esistenti (Fertimont), altre in via di dismissione o di radicale ristrutturazione (Montefibre).

Ci è parso opportuno pubblicare gli esiti di tale lavoro anche se solo provvisori e in via di progressiva integrazione e implementazione, facendo convergere e congiungere le descrizioni dei diversi complessi archivistici censiti in un’ unica sede virtuale (il sito web "Archivi della politica e dell'impresa del '900 veneziano") per portare alla luce quella fitta rete di relazioni tra soggetti, contenuti, contesti necessaria alla corretta conoscenza e riflessione storica.

Nel lavoro di inventariazione è parso opportuno includere due fondi, la Società Porto Industriale e l’Ente Zona Industriale di Porto Marghera, pur non essendo essi definibili quali archivi d’impresa e ciò per la rilevanza della documentazione conservata ai fini della conoscenza dello sviluppo dell’area industriale e dei legami con le diverse realtà produttive di seguito descritte.


I fondi che è stato sino ad oggi possibile avere accesso sono i seguenti:


Le molte tracce in cui è disseminata la storia di Porto Marghera con particolare riferimento alle tematiche del lavoro e delle lotte operaie sono rinvenibili presso archivi di organizzazioni sindacali e politiche nonché presso fondi privati conservati presso altre istituzioni culturali. Nello specifico: Centro di documentazione di storia locale di Marghera, Iveser (Istituto veneziano storia della Resistenza e dell'Età contemporanea), Centro Ettore Luccini di Padova, Archivio storico del Comune di Venezia, Archivio della Comunicazione del Comune di Venezia, Archivio di Stato di Venezia (fondo Camera di Commercio).


 

pdf Cronologie territoriali di Porto Marghera [1.031 kb]
pdf Bibliografia [228 kb]


 

Organizzazione data creazione: 15 febbraio 2012

 
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