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Soggetto:

Rio di Ca’ Widmann a Cannaregio. Sulla gondola, è ancor visibile il “felze”, la cabina mobile in legno che un tempo serviva da riparo ai passeggeri dal calore del sole o dalle intemperie. Sulla fondamenta, a destra della fotografia è ormeggiata un’altra barca tipica veneziana, si tratta di una “batela a coda de gambero”, riconoscibile per la caratteristica forma a poppa. Sempre a destra, sullo sfondo, la grandiosa mole di Palazzo Widmann Rezzonico, considerato una delle prime opere del celebre architetto Baldassarre Longhena (1630).

Fotografo:

Salviati, Paolo

Data ripresa:

Luogo ripresa:

Veneto, VE, Venezia

Fondo:

Raccolta privata Lucia Baracco - proprietà privata

Soggetto:

Lo Squero di San Trovaso, risalente a inizio Seicento, sorge sull’omonimo rio, ed è uno dei più antichi “squeri” veneziani ancora oggi in funzione. Da notare l’edificio in legno dalla caratteristica architettura che richiama le case di montagna, utilizzato come abitazione per le maestranze impegnate nello squero, deposito degli strumenti di lavoro ed infine come tettoia per il riparo delle imbarcazioni. Questa inconsueta tipologia architettonica ha una sua origine storica: il legname utilizzato per la costruzione delle barche e una parte delle maestranze provenivano dal Cadore. Dietro allo squero si erge la facciata e il campanile della chiesa di San Trovaso (contrazione veneziana dei Santi Gervasio e Protasio), progettata nel 1458 dall’architetto Francesco Smeraldi, di scuola palladiana; da notare il caratteristico frontone triangolare e il finestrone.

Fotografo:

Salviati, Paolo

Data ripresa:

Luogo ripresa:

Veneto, VE, Venezia

Fondo:

Raccolta privata Lucia Baracco - proprietà privata

Soggetto:

Una veduta del rio di San Trovaso con, sulla destra, la Fondamenta Nani. Sono riconoscibili il palazzo Dolfin e, sullo sfondo, Palazzo Nani Mocenigo. Sulla sinistra, appena visibile, l’angolo dello squero di San Trovaso e la chiesa omonima con il suo campanile. Al centro del canale notiamo una gondola con il caratteristico “felze”, la cabina mobile in legno che serviva da riparo per i passeggeri.

Fotografo:

Salviati, Paolo

Data ripresa:

Luogo ripresa:

Veneto, VE, Venezia

Fondo:

Raccolta privata Lucia Baracco - proprietà privata

Soggetto:

Una bella immagine del Rio di Ognissanti. Troviamo ormeggiate alcune tipiche imbarcazioni veneziane, tra le quali sono riconoscibili due sandoli. A destra, sulla fondamenta, due uomini controllano la merce all’interno di un cesto di vimini. Vi sono anche dei bambini.

Fotografo:

Salviati, Paolo

Data ripresa:

Luogo ripresa:

Veneto, VE, Venezia

Fondo:

Raccolta privata Lucia Baracco - proprietà privata

Soggetto:

Lo Squero di San Trovaso, aperto all’ inizio del Seicento e a tutt’oggi in attività. Da notare l’edificio in legno dalla caratteristica architettura che richiama le case di montagna, abitazione delle maestranze impiegate nello squero. Rovesciate sul dorso alcune tipiche barche veneziane, tra le quali sono riconoscibili una gondola, un “sandolo” e una “batela”. Dietro lo squero emerge la parte superiore della facciata della chiesa di San Trovaso (Santi Gervasio e Protasio), d’ispirazione palladiana, opera dall’architetto Francesco Smeraldi, con il caratteristico frontone triangolare e il finestrone.

Fotografo:

Salviati, Paolo

Data ripresa:

Luogo ripresa:

Veneto, VE, Venezia

Fondo:

Raccolta privata Lucia Baracco - proprietà privata