Album di Venezia Album di Venezia - fotografie
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Soggetto: Mestre, Compagnia Teatro per Mestre (T.p.M.). Nella foto un primo piano di Luciana Russo e a lato Franco Demaestri, durante lo spettacolo "Aspettando Godot" di Samuel Beckett (1952), con la regia e la scena di Franco Demaestri. L. Russo nel ruolo del ragazzo e F. Demaestri di Wladimiro. Questa foto, di particolare bellezza artistica, ha vinto nello stesso anno un premio fotografico in Villa Ca' della Nave a Martellago (Ve). L'allestimento di questa commedia, dalla tematica impegnativa e leggera al contempo, è in assoluto la prima rappresentazione di "Teatro Moderno" a Mestre. Noia esistenziale, incapacità o impotenza di reazione, gags elementari, sublimi momenti di teatro nel teatro e attesa, nella speranza dell'arrivo della salvezza attraverso questo Godot che forse non arriverà mai, ma che rappresenta per ciascuno, a seconda del proprio credo, la salvezza. Lo spazio teatrale anticonformista nel quale si recitava era la "White Room", una stanza ricavata all'interno dell'edificio del Cinema Teatro Corso di proprieta dei fratelli Furlan. Abitualmente utlizzata come sala da ballo, diventa uno spazio teatrale. Il pubblico è attratto, affascinato e perplesso. La recitazione è scarna, il ritmo lento e la scenografia essenziale. Una rivoluzione nella forma e nel contenuto. Sono i fermenti della contestazione studentesca del '68.
Fotografo:
Foto Studio - Gruppo Fotografico di Mestre||Dettaglio
Data ripresa: 1968/1971
Luogo ripresa: Italia, Veneto, VE, Venezia, Mestre
Fondo: Luciana Russo - Luciana Russo
Soggetto: Mestre, Compagnia Teatro per Mestre (T.p.M.). Nella foto un primo piano di Luciana Russo e a lato Franco Demaestri, durante lo spettacolo "Aspettando Godot" di Samuel Beckett (1952), con la regia e la scena di Franco Demaestri. L. Russo nel ruolo del ragazzo e F. Demaestri di Wladimiro. L'allestimento di questa commedia, dalla tematica impegnativa e leggera al contempo, è in assoluto la prima rappresentazione di "Teatro Moderno" a Mestre. Noia esistenziale, incapacità o impotenza di reazione, gags elementari, sublimi momenti di teatro nel teatro e attesa, nella speranza dell'arrivo della salvezza attraverso questo Godot che forse non arriverà mai, ma che rappresenta per ciascuno, a seconda del proprio credo, la salvezza. Lo spazio teatrale anticonformista nel quale si recitava era la "White Room", una stanza ricavata all'interno dell'edificio del Cinema Teatro Corso di proprieta dei fratelli Furlan. Abitualmente utlizzata come sala da ballo, diventa uno spazio teatrale. Il pubblico è attratto, affascinato e perplesso. La recitazione è scarna, il ritmo lento e la scenografia essenziale. Una rivoluzione nella forma e nel contenuto. Sono i fermenti della contestazione studentesca del '68.
Fotografo:
Foto Studio - Gruppo Fotografico di Mestre||Dettaglio
Data ripresa: 1968/1971
Luogo ripresa: Italia, Veneto, VE, Venezia, Mestre
Fondo: Luciana Russo - Luciana Russo
Soggetto: Mestre, Compagnia Teatro per Mestre (T.p.M.). Nella foto un primo piano di Luciana Russo e a lato Franco Demaestri, durante lo spettacolo "Aspettando Godot" di Samuel Beckett (1952), con la regia e la scena di Franco Demaestri. L. Russo nel ruolo del ragazzo e F. Demaestri di Wladimiro. L'allestimento di questa commedia, dalla tematica impegnativa e leggera al contempo, è in assoluto la prima rappresentazione di "Teatro Moderno" a Mestre. Noia esistenziale, incapacità o impotenza di reazione, gags elementari, sublimi momenti di teatro nel teatro e attesa, nella speranza dell'arrivo della salvezza attraverso questo Godot che forse non arriverà mai, ma che rappresenta per ciascuno, a seconda del proprio credo, la salvezza. Lo spazio teatrale anticonformista nel quale si recitava era la "White Room", una stanza ricavata all'interno dell'edificio del Cinema Teatro Corso di proprieta dei fratelli Furlan. Abitualmente utlizzata come sala da ballo, diventa uno spazio teatrale. Il pubblico è attratto, affascinato e perplesso. La recitazione è scarna, il ritmo lento e la scenografia essenziale. Una rivoluzione nella forma e nel contenuto. Sono i fermenti della contestazione studentesca del '68.
Fotografo:
POLES FERDINANDO||Dettaglio
Data ripresa: 1966/1983
Luogo ripresa: Italia, Veneto, VE, Venezia, Mestre
Fondo: Luciana Russo - Luciana Russo
Soggetto: Mestre, Compagnia Teatro per Mestre (T.p.M.). Nella foto un primo piano di Luciana Russo e Franco Demaestri, durante lo spettacolo "Aspettando Godot" di Samuel Beckett (1952), con la regia e la scena di Franco Demaestri. L. Russo nel ruolo del ragazzo e F. Demaestri di Wladimiro. L'allestimento di questa commedia, dalla tematica impegnativa e leggera al contempo, è in assoluto la prima rappresentazione di "Teatro Moderno" a Mestre. Noia esistenziale, incapacità o impotenza di reazione, gags elementari, sublimi momenti di teatro nel teatro e attesa, nella speranza dell'arrivo della salvezza attraverso questo Godot che forse non arriverà mai, ma che rappresenta per ciascuno, a seconda del proprio credo, la salvezza. Lo spazio teatrale anticonformista nel quale si recitava era la "White Room", una stanza ricavata all'interno dell'edificio del Cinema Teatro Corso di proprieta dei fratelli Furlan. Abitualmente utlizzata come sala da ballo, diventa uno spazio teatrale. Il pubblico è attratto, affascinato e perplesso. La recitazione è scarna, il ritmo lento e la scenografia essenziale. Una rivoluzione nella forma e nel contenuto. Sono i fermenti della contestazione studentesca del '68.
Fotografo:
POLES FERDINANDO||Dettaglio
Data ripresa: 1968/1971
Luogo ripresa: Italia, Veneto, VE, Venezia, Mestre
Fondo: Luciana Russo - Luciana Russo
Soggetto: Mestre, Compagnia Teatro per Mestre (T.p.M.). Nella foto Franco Demaestri e Alberto Montalto, durante lo spettacolo "Aspettando Godot" di Samuel Beckett (1952), autore della regia e della scena. L. Russo nel ruolo del ragazzo e F. Demaestri di Wladimiro. L'allestimento di questa commedia, dalla tematica impegnativa e leggera al contempo, è in assoluto la prima rappresentazione di "Teatro Moderno" a Mestre. Noia esistenziale, incapacità o impotenza di reazione, gags elementari, sublimi momenti di teatro nel teatro e attesa, nella speranza dell'arrivo della salvezza attraverso questo Godot che forse non arriverà mai, ma che rappresenta per ciascuno, a seconda del proprio credo, la salvezza. Lo spazio teatrale anticonformista nel quale si recitava era la "White Room", una stanza ricavata all'interno dell'edificio del Cinema Teatro Corso di proprieta dei fratelli Furlan. Abitualmente utlizzata come sala da ballo, diventa uno spazio teatrale. Il pubblico è attratto, affascinato e perplesso. La recitazione è scarna, il ritmo lento e la scenografia essenziale. Una rivoluzione nella forma e nel contenuto. Sono i fermenti della contestazione studentesca del '68.
Fotografo:
Foto Studio - Gruppo Fotografico di Mestre||Dettaglio
Data ripresa: 1968/1971
Luogo ripresa: Italia, Veneto, VE, Venezia, Mestre
Fondo: Luciana Russo - Luciana Russo
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