Descrizione del bene |
Intervista di memoria orale a Mirca Rossetti che ricorda il marito Giorgio Salvadori, atleta del nuoto veneziano, relativa alle vicende del nuoto a Venezia. Mirca Rossetti , moglie di Giorgio Salvadori, attraverso la memoria orale ci racconta la storia del marito e allenatore di chiara fama. Giorgio Salvadori, nato prima della guerra, si è spento circa 25 anni fa. Giorgio frequentò nel '41 la famiglia di Mirca, corteggiandola successivamente, ma erano anni duri e, per via delle leggi razziali, Giorgio fu costretto a nascondersi in montagna e a casa di Mirca, fino a quando, una volta scoperto, fuggì in Svizzera a Bellinzona dove fu internato in un campo di lavoro. Giorgio però, grazie alla sua abilità natatoria ne uscì presto, aiutato dai funzionari dei centri sportivi dove si fece conoscere ed apprezzare per le sue capacità sportive. Al ritorno in Italia, dopo essersi preparato per i campionati italiani, gareggiò e vinse nei 100 stile libero e riuscì pure a sostituire l'atleta nella gara dei 200, vincendola pur essendo una gara per lui inusuale. Tutta la vita di Giorgio ruotò attorno al mondo della piscina e del nuoto da quando, assieme al dott. Misserotti, prese in carico la struttura del CONI di Mestre che allora dava solo l'idea di una piscina, presentandosi solamente come uno “scavo”. Quando lasciò questa struttura ne rilevò un'altra dove svolse tutti i ruoli possibili: istruttore, direttore tecnico e bagnino, coinvolgendo in questo progetto tutta la famiglia, moglie compresa che era costretta a far da segretaria. Tutto però era fatto in allegria e, nel complesso, l'esperienza fu molto positiva, nonostante Mirca ci ricordi alcuni episodi interni che lasciarono l'amaro in bocca. Giorgio Salvadori amava talmente tanto il nuoto che di fatto rinunciò a tutto il resto, visse e morì per questo ideale, auspicando, alla nascita di ogni figlio che col tempo potesse appassionarsi anc'egli al nuoto e al suo “mondo”. |