Nota biografica |
Alberto Zampieri, nato a Venezia nel 1970, si diploma nel 1991 al liceo artistico statale di Venezia.
Dal 1991al 1995 lavora prima come grafico pubblicitario e successivamente come rappresentante di una azienda pubblicitaria.
Nel 1996 riprende gli studi frequentando l’Accademia di Belle Arti di Venezia nella sezione scultura.
Nel giugno del 1999 presenta la prima personale “Contrario che non è”, marmo- velluto e vernice, alla barchessa di Villa Errera a Mirano (VE). Una mostra dove risulta predominante la produzione artistica materica senza escludere la componente del colore come mezzo emotivo di espressione.
La stessa esposizione si ripropone alla “Casa della comunità” di Salzano (VE). A maggio del 2000 viene presentata la mostra “A e il suo negativo”, a Palazzo
della Loggia di Noale (VE), con l’intervento di Piera Piazza. Qui il primo dipinto
surrealista “Donna seduta con bastone” che diventa fonte d’ispirazione per tutte le opere successive, sia in pittura che in scultura.
Dal giugno del 2000 l’artista vive a Venezia e collabora con il team organizzativo della Biennale di Venezia.
Nell’aprile del 2001 presenta “Sospensione”, a S. Maria di Sala (VE) in concomitanza della IV manifestazione di astronomia del planetario, mostra preludio al pieno Surrealismo artistico.
Nel 2004 espone “Mirror” alla galleria S. Vidal a Venezia.
Nel 2007 partecipa alla collettiva “Melting Summer” a Ferrara.
Nel 2008 espone la personale “La voce della materia onirica…nella sua ineluttabile sequenza di eventi” al “Café blu” di Venezia, che viene riproposta nel
2009 in uno spazio espositivo privato in via Garibaldi a Venezia.
Dall’ottobre del 2011 apre l’atelier Zampieri in Banchina Molini a Marghera (VE), situato in un’area privata che ospita svariate realtà artistico-culturali, inaugurando così la serie degli open studios.
Nel V open studios, “Surrealist Events”, l’arte si fa spettacolo e la performance il focus: il coinvolgimento degli artisti è totale, il riferimento è a “Tangenze” del 2013 ed a “Intersections”, tratto da “Tangenze”, del 2014.
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