Sezione Archivio fotografico
Se vuoi iniziare una ricerca all'interno
dell'Album entra in questa sezione
Inizia la ricerca in archivio Inizia la ricerca in archivio
 
Archivio del Ricordo | Videointervista a Loretta Vuchic
 
Sei in » Album di Venezia » Archivi della Memoria » Archivio del Ricordo » Videointerviste » Elenco videointerviste
 


    scheda 479
UBICAZIONE
Fondo Loretta Vuchic
 
OGGETTO
Definizione dell’oggetto Videointervista
Categoria Letteratura orale non formalizzata
Voce Femminile
 
DESCRIZIONE
Informatore Loretta Vuchic
Soggetti Accoglienza dei profughi istriani fiumani dalmati a Venezia - Alloggi per i profughi UNRRA Casas in via Pasini a Marghera - Assistenza ai profughi istriani fiumani dalmati – Borgo Erizzo, Zara – Campi profughi – Centro smistamento profughi di Udine – Centro raccolta profughi a Chiari (BS) – Discriminazioni jugoslave verso i cittadini di lingua italiana in Dalmazia – Edilizia popolare per profughi istriani fiumani dalmati a Venezia – Esodo da Zara – Esodo istriano fiumano dalmata a Venezia – Guerra mondiale, 1939-1945 – Italiani rimasti a Zara - Limitazioni alle pratiche religiose in Jugoslavia – Marghera - Manifattura tabacchi a Venezia – Manifattura tabacchi a Zara - Partigiani titini - Prelevamento di uomini e donne da parte dei partigiani titini – Profughi istriani fiumani dalmati - Profughi istriani fiumani dalmati a Venezia – Rapporti tra popolazione italiana rimasta a Zara e slavi arrivati dall'interno della Jugoslavia –Scuole nella Jugoslavia nel primo dopoguerra - Vita nei campi profughi – Vita nella Jugoslavia nel primo dopoguerra Zadar - Zara
Descrizione del bene Loretta Vuchic nasce a Zara nel 1943. Ricorda un’infanzia non felice, segnata dalla mancanza della figura paterna. Il padre, muratore che non si occupava di politica, era stato prelevato una mattina novembre del 1944 dai partigiani di Tito, come i tre quarti dei capifamiglia del paese. Portati in carcere a Zara, vi rimangono alcuni mesi. Una mattina i prigionieri vengono portati via: da quel giorno Loretta e la sua famiglia non sanno più nulla del padre. Il paese è Borgo Erizzo, frazione di Zara fondata e abitata dai discendenti degli albanesi fuggiti nel Settecento da zone dell’Impero ottomano in seguito a persecuzioni religiose. Loretta spiega che mentre in casa ha sempre parlato italiano con la madre e il fratello, nel paese e con i nonni comunicava in dialetto albanese, a scuola invece la lingua era il croato. Loretta e il fratello frequentano le scuole croate a Zara, perché la madre decide di restare fino a quando i figli non fossero sufficientemente cresciuti, per poter affrontare il campo profughi. Il fratello di Loretta, che non aveva mai accettato il regime di Tito, voleva assolutamente andarsene, da solo o con la famiglia, al compimento degli studi. A scuola Loretta ricorda che non c’erano contrasti con i compagni di classe, la maggior parte di Borgo Erizzo I problemi erano con i docenti, molto severi, che privilegiavano i pochi ragazzi provenienti da paesi dei monti Velebiti, considerati veri croati, mentre loro erano italiani e quindi fascisti. C’era qualche problema anche nella pratica della religione cattolica. Al compimento del ciclo delle scuole medie inferiori di Loretta, è il momento di partire. Loretta chiede di poter restare con i nonni e altri parenti e continuare gli studi, restare con gli amici e il suo mare. I Vuchic lasciano Zara nel 1958, con un baule e una valigia di effetti personali. Arrivano a Trieste per poi recarsi al centro di smistamento di Udine ed essere assegnati al campo profughi di Chiari in provincia di Brescia. Loretta vedrà la madre ogni quindici giorni, perché, impiegata alla Manifattura tabacchi a Zara, aveva ottenuto un posto a Venezia, mentre il fratello lavorava a Milano. Dopo un paio d’anni viene a loro assegnato un appartamento a Marghera in via Pasini. Loretta dopo poco inizia a lavorare con alla Mira Lanza. Non ricorda particolari problemi di accoglienza a Marghera, ma qualche problema al lavoro, siete venuti a portarci via il pane, ecc.: questi attacchi non la colpivano molto perché lei tranquillamente diceva che sarebbe rimasta. Con il tempo poi tutto si è affievolito.
Occasione Progetto per la raccolta delle testimonianze dell'esodo giuliano-dalmata a cura del Comune di Venezia, ANGVD, ANPI, Iveser, rEsistenze
Luogo ripresa Italia, Veneto, VE, Venezia - Marghera, interno giorno, abitazione Tullio Vallery
Data ripresa 15/01/2013
 
DATI TECNICI
Durata 0.24.56
Colore colore
Lingua italiana
Rilevatore Antonella Scarpa
Redattore Videointervista a cura del Servizio Videocomunicazione
 
RELAZIONI DIRETTE
scheda AUT Biografia di Loretta Vuchic
scheda F  Fondo Loretta Vuchic



 

data creazione: 14 febbraio 2014

 
Home page Album di Venezia
Informazioni sul diritto d'autore - Accessibilità - COOKIE POLICY
© Powered by EasyNETcms
CG Soluzioni Informatiche

ELVIS Elettronica
Vai al sito di Venis