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Archivio del Ricordo | Videointervista a Tullio Vallery
 
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    scheda 478
UBICAZIONE
Fondo Tullio Vallery
 
OGGETTO
Definizione dell’oggetto Videointervista
Categoria Letteratura orale non formalizzata
Voce Maschile
 
DESCRIZIONE
Informatore Tullio Vallery
Soggetti Accoglienza dei profughi istriani fiumani dalmati a Venezia - Alloggi per i profughi “Vaschette” a Marghera - Assistenza ai profughi istriani fiumani dalmati - Bombardamenti aerei durante la seconda guerra mondiale a Zara – Campi profughi a Venezia – Centro raccolta profughi “Marco Fosccarini” a Venezia - Dalmazia – Diritto di opzione per la cittadinanza italiana – Edilizia popolare per profughi istriani fiumani dalmati a Venezia – Esodo da Zara – Esodo istriano fiumano dalmata a Venezia – Fascismo di confine – Guerra mondiale 1939-1945 – Impero austro-ungarico - Marghera - Nazionalismo – Partigiani titini - Piroscafo Sansego – Prelevamento di uomini e donne da parte dei partigiani titini - Profughi istriani fiumani dalmati - Profughi istriani fiumani dalmati a Venezia – “Pulizia etnica” in Dalmazia – Rapporti tra popolazione italiana e popolazione slava nella Dalmazia – Sfollamento durante la seconda guerra mondiale da Zara – Scuola di San Giorgio degli Schiavoni – Società sportiva Julia – Sport nei campi profughi - Trattato di pace, 1947 – Vita nei campi profughi –Zadar - Zara
Descrizione del bene Tullio Vallery nasce a Zara il 21 settembre 1923 dove vive fino al 1948 e vi trascorre una “bella” gioventù, grazie alla particolare posizione della città, che, godendo di esenzioni da tasse e dazi, permetteva una vita cittadina di un certo “agio e prosperità’”. I rapporti tra le diverse popolazioni erano buoni, l’istro veneto era la lingua comune. I ricordi personali di Tullio Vallery, cultore della storia della sua città e autore di vari scritti, sono sempre inquadrati in più ampio contesto storico. Ritiene che dalmati e istriani siano vittime di due opposti nazionalismi. Tullio dell’inizio della guerra ricorda lo sfollamento della popolazione (lui stesso, sua madre e sua sorella) ad Ancona per un mese, quando Zara vien assediata nel 1941, dopo l’invasione di Italia e Germania della Jugoslavia. Sempre nel 1941 la dichiarazione di guerra dell’Italia all’URSS provoca la reazione comunista nel territorio con attentati e rappresaglie, e la situazione degenera, aggravata inoltre dall’inizio dei pesanti bombardamenti che la città subisce dal novembre del 1943. Molti zaratini iniziano ad andarsene, via mare, con il piroscafo Sansego. I tedeschi che avevano occupato Zara nel settembre del 1943, abbandonano la città il 30 ottobre del 1944, il giorno successivo entra l’esercito jugoslavo di Tito, con liste di persone da eliminare. Si presentano nella case la sera, anche dalla famiglia di Tullio, e chiedono i documenti a lui e suo padre, che non vengono prelevati. Gli jugoslavi impongono la mobilitazione forzata di tuti gli uomini, dai 18 ai 45 anni, e così Tullio viene arruolato nell’esercito popolare di liberazione jugoslavo, riesce tuttavia a restare a Zara, impiegato in un magazzino. Con l’occupazione jugoslava diventa impossibile lasciare Zara. Tullio e la sua famiglia, dopo la firma del trattato di pace del 1947, optando per la cittadinanza italiana, sono costretti ad andarsene. Nel giugno del 1948 i Vallery lasciano Zara diretti a Venezia perché’ il padre spera, avendo conoscenze, di poter trovare lavoro, ma morirà sei mesi dopo l’arrivo. A Venezia vengono assegnati al Centro raccolta profughi “Marco Foscarini”, dove resteranno per 7 anni. L’accoglienza a Venezia non fu particolarmente positiva, ma Tullio non ricorda neppure episodi negativi. Al Foscarini la presenza di campi sportivi permette la costituzione delle Società sportiva Julia di cui Tullio è tra i promotori per poter dare attività ai profughi. Il testimone trova lavoro autonomamente tramite conoscenti, e viene inoltre nominato cancelliere della Scuola Dalmata, percependo un piccolo compenso. Nel giugno 1955 alla sua famiglia viene assegnato un alloggio a Marghera, alle cosiddette “Vaschette”. Tullio racconta infine della sua attività pluridecennale e dei suoi incarichi in varie associazioni, come nell’ANGVD di cui è stato per molti anni presidente, il Libero comune di Zara, e alla Scuola Dalmata, di cui è Guardian Grande.aQ
Occasione Progetto per la raccolta delle testimonianze dell'esodo giuliano-dalmata a cura del Comune di Venezia, ANGVD, ANPI, Iveser, rEsistenze
Luogo ripresa Italia, Veneto, VE, Venezia - Marghera, interno giorno, abitazione Tullio Vallery
Data ripresa 14/01/2013
 
DATI TECNICI
Durata 0.50.55
Colore colore
Lingua italiana
Rilevatore Antonella Scarpa
Redattore Videointervista a cura del Servizio Videocomunicazione
 
RELAZIONI DIRETTE
scheda AUT Biografia di Tullio Vallery
scheda F  Fondo Tullio Vallery



 

data creazione: 14 febbraio 2014

 
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