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Fotografi veneziani | Fotografo Carlo Mantovani
 
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Carlo Mantovani
CARLO MANTOVANI

Nasce a Venezia nel 1915.
Nel 1927 inizia a fotografare il giardino della sua casa e sviluppa i primi interessi per la foto naturalistica che lo porterà, in età matura, ad iscriversi alla Società veneziana di Scienze naturali e ad approfondire questo tipo di fotografia.
Nel 1950 aderisce al Circolo fotografico “La Gondola” frequentando Paolo Monti, Berengo Gardin, Fulvio Roiter, Bruno Bruni, Gino Bolognini e Giuseppe Bruno, col quale stringerà un rapporto duraturo d’amicizia e di scambi formativi.
Nel 1961 con Berengo Gardin, Carlo Trois, Paolo Magnifichi e Giuseppe Bruno fonda il Circolo fotografico “Il Ponte”.
Espone durante tutti gli anni ’50 in molte città europee tra cui: Parigi, Bordeaux, Charleroi, Ausstellung, Novi Sad, Varsavia, Nizza, San Sebastian.
Sue fotografie sono nelle collezioni americane e tedesche: Museum of Fine Arts di Houston e Museo d’Arte “Subjektive” di Monaco.
Ha viaggiato in diversi paesi europei sempre documentando gli aspetti del paesaggio, dei monumenti e della vita sociale dei luoghi che ha visitato.
Sue fotografie sono pubblicate in cataloghi, libri, riviste specializzate e giornali.
Di Carlo Mantovani - pur partecipando ad importanti mostre fotografiche in Europa ed America, e nonostante alcune sue fotografie siano state acquistate da gallerie e musei americani e tedeschi – è stato scritto pochissimo. Italo Zannier, ben consapevole delle sue qualità, lo definisce un fotografo che “ha fatto la storia della fotografia del dopoguerra” (Fotostorica n. 27/28 Giugno 2004).
Per rendere merito al suo lavoro nel Giugno 2007, all’interno della rassegna “Fotografi veneziani” presso la Scuola dei Calegheri a Venezia, sono stati presentati alcuni suoi scatti ed è stata pubblicata, a cura dell’Archivio della Comunicazione, una monografia a tiratura limitata.


 
 
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Quando nel maggio 1954 il Consiglio di amministrazione dello Stucky - che nel 1952-53 ha già licenziato una ventina di operai - annuncia per il giugno successivo la definitiva chiusura dello stabilimento, i circa trecento dipendenti decidono all'unanimità l'occupazione a tempo indeterminato e si asserragliano nel "castello". Costituiscono quindi un Comitato di gestione per organizzare i diversi aspetti della vita nella fabbrica occupata: dalla difesa contro eventuali tentativi di sgombero da parte della Celere ai passatempi per gli occupanti.

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Esposizione giugno 2008 presso Casa della memoria e della storia del Novecento veneziano - Villa Hériot, Giudecca





 

Organizzazione data creazione: 4 agosto 2010

 
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