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Ilva Alti Forni e Acciaierie d’Italia
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Archivi della politica e dell'impresa del '900 veneziano


Estremi cronologici: 1925-1962

Consistenza: lucidi 2636, fascicoli 711

Storia archivistica:

L’archivio, recuperato nel 2012 dal Padiglione Tracciati di Ilva in via di smantellamento grazie ad un intervento dell’Ente Zona industriale, che successivamente (gennaio 2013) ha formalmente trasferito la proprietà di tale documentazione alla Fondazione Pellicani. Quest’ultima, in adempimento al Protocollo d’Intesa del d’Intesa con il Comune di Venezia del 2009, ha provveduto a trasferire i materiali presso l’Archivio generale del Comune di Venezia.

Descrizione:

Contiene la documentazione prodotta dall’Ufficio Tecnico di Ilva Alti forni e acciaierie d’Italia nonché da altre precedenti imprese assorbite da Ilva nel 1931 (Società Cantieri Navali e Acciaierie di Venezia e AVE Acciaierie di Venezia).

Tale documentazione copre un arco cronologico dal 1925 al 1962 ed è costituita da disegni su lucido e dalle relative pratiche di committenza. I disegni sono stati realizzati su commissione di imprese, istituzioni, enti e privati attivi nel territorio nazionale ed internazionale ed illustrano i dettagli dei diversi manufatti in acciaio, riportando sul cartiglio i nominativi del committente, la data della committenza, le funzioni e la tipologia del manufatto, la scala.

Ministero dei lavori pubblici e delle Ferrovie dello Stato: Autostrada del Sole nel 1959, autostrada Firenze Mare nel 1959-1960, autostrada Venezia-Padova nel 1930 e nel 1945, linee Ala-Brennero nel 1948, Verona-Padova nel 1948, Metaponto-Reggio Calabria nel 1932, Trieste Piedicolle nel 1938, Udine-Pontebba nel 1930 e nel 1945. Vi sono poi committenze locali quali il Comune di Padova per il ponte tranviario di Voltabarozzo nel 1932 o il Comune di Venezìa per passerelle sul Marzenego e Bazzera nel 1952.

Importanti anche i lavori di carpenteria per la realizzazione di infrastrutture in ambito europeo ed extraeuropeo: viadotti per la linea Atene Salonicco nel 1941, ponti stradali in Albania nel 1934, ponti fluviali in Eritrea nel 1933, ponti ferroviari in Tailandia nel 1939 (Royal State Railway of Syam nel 1939), ferrovie in Mozambico nel 1948.

Un secondo gruppo di committenze proveniva dalle diverse realtà industriali diffuse sul territorio nazionale. Si tratta prevalentemente di due tipi di produzioni: manufatti per fabbricati e capannoni industriali (travi, tettoie, capriate, passerelle) ed elementi di carpenteria legati ai cicli produttivi (serbatoi, vasche, cisterne, gasometri, elementi per forni, silos, tubazioni, elementi per altoforno, magazzino scorie). I principali committenti sono i diversi stabilimenti di Ilva a Bagnoli (1938- 1960), Genova (1949-1950), Ilvania (1939-1943) Lovere (1943-1960), Piombino (1941-1958), Portoferraio (1938-1939), San Giovanni Valdarno (1948) Savona (1949), Servola (1938-1950). Sempre sul territorio nazionale ritroviamo Dalmine (1949-1952), Lancia Torino (1959-1963), Alfa Romeo di Milano (1950), Metalmeccanica Meridionale (1948-1950), Motomeccanica Milano (1950-1951), Redaelli Milano ((1952), Solvay di Monfalcone (1937-1939), Società meridionale azoto (1941-1943). In ambito extraeuropeo sono presenti le committenze per la costruzione di capannoni e stabilimenti nelle colonie somale ed etiopi di Eraclit Venier di Marghera (1934-1938), Compagnia per cotone d’Etiopia per la realizzazione di uno stabilimento a Gorgorà (1938-1939), Sitmea ad Adis Abeba (1939).

Tra le imprese industriali di Marghera figurano quali principali committenti: Sava Alluminia (1929 -1960), Lavorazione Leghe leggere (1928-1961), Vetrocoke (1941-1946), Vetrocoke-Azotati (1938-1940), Feltrificio Veneto (1946-1960), Mira Lanza (1947), Montecatini (1930-1940), Stabilimento Sartori (1947-1950), Damiani e Giorgio (1934-1937), Sacaim (1930-1942), Fonderie di Marghera (1947), Elettrometallurgica San Marco (1936-1939), Cotonificio Veneziano (1937-1946), Sirma (1945-1946).

Numerose sono le committenze legate al settore agroalimentare: costruzione di tramogge per lo scarico delle navi e pezzi per scaricatore del grano per Stucky di Venezia (1948-1950), recipienti per olio e gasometri per le Riserie italiane (1946-1947), carpenteria per forni, serbatoi per alcol e per melasso per le diverse imprese produttrici di zucchero (stabilimenti di Cervignano, Bologna, Rovigo della Società Italiana Industria Zuccheri di Genova nel 1948-1951, Zuccherificio di Sermide nel 1947, Società anonima zuccherificio Delta Po nel 1937).

Un terzo settore di committenze proviene dal settore energetico: tralicci per l’energia elettrica di società quali Sade (linee Saviner Fedaia e Soverzene Fadalto, entrambe del 1950), Società meridionale di elettricità di Napoli (1942-1943), Società Romana di elettricità (1948), Società termoelettrica veneta (1952), Società elettrica Cismon (1949); serbatoi per imprese petrolifere quali Agip (1934-1937), Società italiana Petroli di Genova (1947-1951), Shell italiana di Genova (1951), Società Petroli di Libia (1939); gasometri per la Società veneta gas (1952). Anche nel settore energetico vi sono committenze di ambito extraeuropeo quali il Governement of Bombay (1949), il Dipartimento idroelettrico di Stato della Nuova Zelanda (1949).

Un quarto settore di committenze riguarda la costruzione di travi e strutture in acciaio per edifici d’ uso civile quali teatri (passerelle di manovra del Teatro la Fenice commissionate dal Comune di Venezia nel 1936), cinematografi (Palazzo del Cinema al Lido di Venezia del 1934-1937, cinema Furlan di Mestre nel 1946-1952), mostre (tribuna e scale per la Mostra internazionale d’arte la Biennale di Venezia nel 1934), edifici commerciali (Ente fiere di Trieste del 1949 ). Sempre in questo settore figurano le strutture in ferro per la costruzione del trampolino da sci di Cortina d’Ampezzo (1934), gli elementi per la costruzione della teleferica Piombino Monte Rombolo (1941) o per la costruzione della seggiovia sul Monte Avena (1949).

Di particolare interesse le committenze degli studi di ingegneria quali Nervi e Bartoli di Roma (portoni di aviorimesse del 1941-1943), Ravà di Venezia (pensiline e capriate per ponte degli Scalzi sul Canal Grande del 1932).

Vi sono poi le committenze nell’ambito della cantieristica navale quali quelle del Regio Arsenale di Taranto (1938-1941) e della Breda Cantieri Navali di Venezia (1929-1935) in gran parte costituite da serbatoi e dai relativi accessori, ma anche di numerose ancore “tipo Ansaldo” o “tipo ammiragliato” nel 1940-1943.

Di particolare consistenza negli anni 1937-1940 le committenze destinate all’ industria bellica, come testimoniano le numerose viste prospettiche delle aviorimesse per aereoplani commissionate dalla Regia Aereonautica nel 1937-1939, le piattaforme per cannoni del 1938, o i componenti di base per mitragliere Breda (1940).

Vi sono poi alcune committenze di “regime” quali quelle per l’Istituto Mussolini di Roma nel 1933 e l’Istituto friulano Orfani di guerra nel 1937, per la produzione di stemmi littori da parte delle Ferrovie dello Stato nel 1942, o di edifici per uso agricolo nell’ambito del Concorso della associazione nazionale fascista fra gli industriali metallurgici italiani del 1934.

La documentazione è prodotta da: ILVA Alti forni e acciaierie d’Italia di Porto Marghera

La documentazione è conservata da: Archivio generale del Comune di Venezia


 

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Organizzazione data creazione: 15 febbraio 2012

 
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