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Vetrocoke
(soggetto produttore)
 
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Archivi della politica e dell'impresa del '900 veneziano


Tipologia del soggetto produttore

Ente

Forma autorizzata del nome

Vetrocoke

Precedenti forme del nome

- 1925 Vetrocoke - Coke e Vetri Società anonima
- 1981 Veneziana vetro
- 1987 Società veneziana vetro
- 1993 Pilkington

Date di esistenza

- 1924

Storia

I due impianti dell’Italiana Coke e dell’Italiana Vetri e Cristalli sorsero a Porto Marghera ad opera del senatore Giovanni Agnelli nel 1924, e pertanto furono tra i primi stabilimenti ad entrare in funzione nella zona industriale sorta di recente.

Nel primo si procedeva alla distillazione del carbon fossile per ottenere coke metallurgico di alta qualità, oltre che numerosi prodotti secondari utilizzati in altri cicli produttivi; nel secondo si produceva vetro in lastre, sfruttando i gas liberati dai processi di distillazione della cokeria. Le due strutture, produttivamente complementari e fisicamente adiacenti, vennero presto unificate, acquisendo la denominazione di “Società anonima Vetrocoke - coke e vetri”.

Negli anni successivi gli impianti vennero ampliati, in modo particolare la cokeria; nel settore del vetro alla lavorazione principale se ne affiancarono altre, quali la cristalleria, o altre produzioni tecnologicamente avanzate come la lana di vetro e il Plexiglas (del quale la Vetrocoke ottenne l’esclusiva per la produzione e la vendita già nel 1937). L’ampliamento della cokeria rese disponibile un grande quantitativo di gas, tanto da rendere possibile la costruzione nel 1937 di uno stabilimento per la produzione di ammoniaca sintetica e fertilizzanti azotati che sfruttava, appunto, l’idrogeno contenuto nel gas di cokeria. Gli impianti di coke, che erano situati situati nella Zona Nord dell’area industriale, vennero quindi collegati con una tubazione sotterranea a questo nuovo stabilimento che produceva ammoniaca sintetica e fertilizzanti azotati, che fu invece ubicato nella cosiddetta “Insula Ovest” (detto appunto Vetrocoke Azotati).

Nel 1946 lo stabilimento, che era stato pesantemente danneggiato dai bombardamenti alleati, venne velocemente ricostruito, riprendendo la produzione e incrementando l’occupazione;

All’inizio degli anni ’60 Vetrocoke figurava tra i maggiori stabilimenti italiani, con una produzione di 800.000 tonnellate di coke metallurgico e l’utilizzo di cinque nuovi procedimenti di fabbricazione del coke e suoi derivati brevettati dalla stessa Vetrocoke.

Nel 1960 Vetrocoke con tutti i suoi impianti di Porto Marghera (ad esclusione della produzione di refrattari della Sirma) fu ceduta dalla Fiat al Gruppo Montecatini e negli anni successivi ci furono ulteriori passaggi di proprietà: nel 1974 Vetrocoke fu ceduta all’Egam e nel 1981 all’Agip carbone del gruppo Eni.

Mentre la cokeria si avviò verso una progressiva cessazione, la produzione del vetro conobbe nuovi sviluppi: nel 1982 si distaccò la produzione del vetro con la denominazione di Veneziana Vetro, mentre nel 1986 fu acquisita da un gruppo pubblico, la Società italiana vetro (SIV), che avviò un programma di ristrutturazione e ricostruzione degli impianti e nel 1987 la vetreria assunse la denominazione di Società veneziana vetro.

Nel 1993 nel quadro di una progressiva privatizzazione del gruppo SIV, la vetreria è stato acquisita da Techint e Pilkington, quest’ultima divenuta azionista totale della società (da dal 2002 lo stabilimento ha assunto la denominazione di Pilkington Italia)

Redazione e revisione

Scheda a cura di F. Porchia; revisione A. Pozzan


 
Organizzazione data creazione: 15 febbraio 2012

 
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