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Archivi della politica e dell'impresa del '900 veneziano

Un aspetto fondamentale del progetto Archivi della politica e dell'impresa del '900 veneziano è valorizzare e mettere in sicurezza il materiale fotografico. Quindi il progetto oltre a censire piccoli e grandi archivi, pubblici e privati che conservano materiale afferente alla storia politica novecentesca veneziana, permette una conservazione del materiale in formato digitale e una prima fruizione attraverso internet. Ecco la lista dei fondi - in progress - che compongono Archivi della politica e dell'impresa del '900 veneziano con una breve descrizione.


 

Fondi politici


Depositato nei locali della Fondazione Gianni Pellicani, è composto da oltre duecento scatti che coprono un periodo temporale che va dagli anni cinquanta alla fine del '900. Essendo strettamente connesso alla carriera politica di Gianni Pellicani, le foto permettono di ripercorre una biografia che dalla militanza di base nella Noale degli anni cinquanta arriva al governo della Città di Venezia tra gli anni settanta e ottanta per approdare alla segreteria nazionale e quindi ad importanti incarichi a livello nazionale negli anni novanta.


Conservato nell'abitazione privata di Giorgio Longo, è composto da 21 scatti incentrati sugli anni settanta quando Giorgio Longo fu per un quinquennio Sindaco di Venezia e in seguito ricoprì alcune cariche istituzionali di grande rilevanza (Senatore della Repubblica e Provveditore al Porto di Venezia). Da segnalare alcune foto che risalgono all'inizio dell'attività politica di Giorgio Longo, alla fine della seconda guerra mondiale.


Depositato nella tenuta Ca' Tron (Roncade - TV), e parte integrante del progetto Archivi Contemporanei di Storia Politica della Fondazione Cassamarca, il fondo fotografico della DC di Venezia è un fondo che raccoglie centinaia di scatti che coprono diversi aspetti della vita cittadina dagli anni cinquanta agli anni novanta. Attraverso queste foto è possibile ripercorrere la vita della compagine democristiana nelle sezioni, nei convegni ed anche nei momenti tragici del terrorismo.


Conservato nell'abitazione privata di Carlo Vian, il fondo è composto da 25 scatti incentrati sulla visita a Venezia di Papa Paolo VI, avvenuta il 16 settembre 1972. Inoltre alcuni scatti di carattere istituzionale sono legati all'attività politica di Carlo Vian che fu assessore al Comune di Venezia in particolare tra il 1971 e il 1975.


Conservati nei circoli PD rispettivamente di Favaro Veneto e Catene questi due fondi, composti da centinaia di scatti, permettono di riscoprire il valore della militanza in zone della città che per molta parte del novecento dovettero scontare un forte grado di marginalità. Così accanto ai molti momenti della socialità incentrati nella Festa dell'Unità, si ritrovano i temi di battaglie politiche locali, come la richiesta di sevizi di base per la cittadinanza (fognature, scuole, ecc.), e le grandi lotte a rilevanza nazionale che ebbero come palcoscenico Mestre, Venezia e Porto Marghera.


Conservato nella sede del Comune di Venezia a Ca' Farsetti, nei locali dell'Ufficio Stampa, è composta da centinaia di scatti. Il fondo è particolarmente eterogeneo: non raccoglie unicamente fotografie scattate nei luoghi delle istituzioni, ma moltissimi gli scatti che permettono di ripercorre l'agire politico delle diverse giunte a partire dagli anni sessanta agli anni novanta del novecento grazie a riprese effettuate in diversi luoghi della città.


Conservato presso il Centro Culturale Gaetano Zorzetto, composto da una cinquantina di scatti, permette di seguire le diversi fasi politiche del PRI dal secondo dopoguerra agli anni novanta. Particolarmente interessanti gli scatti che ritraggono i giovani repubblicani nei campi estivi quindi in momenti che sommavano aspetti ludici e di formazione politica.


Conservato presso l'abitazione privata di Domenico Crivellari, il fondo è incentrato sulla fine degli anni settanta e gli inizi degli anni ottanta quando Domenico Crivellari arrivò a Venezia dove ebbe un fortunato cursus honorum che lo portò a ricoprire diversi ruoli istituzionali, da Assessore alla Cultura e al Bilancio del Comune di Venezia a Consigliere regionale del Veneto.


Il Fondo permette di ripercorrere buona parte della vita politica di Lia Finzi ed è un ottimo esempio del cursus honorum di molti aderenti al PCI (Partito Comunista Italiano) nel secondo dopoguerra. Così dalla militanza nella FGCI (Federazione Giovanile Comunista Italiana) e nella cellula universitaria, si passa all'impegno all'interno del Convitto Francesco Biancotto, alla lotta politica in Consiglio provinciale, all'assunzione di responsabilità dirette nell'amministrazione comunale come assessore alla Sanità e Sicurezza Sociale del Comune di Venezia (1975 - 1985). Infine le foto ci danno conto dell'attività politico che continua in anni recenti attraverso l'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) e agli incontri con le scuole nel giorno della Memoria. Il fondo è conservato nell'abitazione privata di Lia Finzi.


Le fotografie del fondo Angelin, conservate nell'abitazione privata di Gastone Angelin, rappresentano momenti particolarmente significativi della storia del PCI a Venezia negli anni settanta. Ad esempio la celeberrima festa dell'Unità del 1973 che si tenne in maniera diffusa per i campi della Città Storica e si concluse con un comizio di Enrico Berlinguer a Sant'Elena, oppure l'altrettanto celebre comizio del segretario nazionale del PCI in Piazza Ferretto per la chiusura della campagna elettorale delle amministrative del 1975.


Conservato presso l'abitazione di Lucio Strumendo, i circa trenta scatti che compongono il fondo sono incentrati soprattutto nel periodo durante il quale Lucio Strumendo fu Presidente della Provincia di Venezia (1975 - 1980). E' così possibile ripercorrere i molti impegni e gli incontri istituzionali che un Presidente di Provincia deve affrontare nel corso del proprio mandato. In questo caso, accanto alla varietà delle situazioni e dei luoghi si trovano molti volti della politica locale e nazionale.


Le oltre 30 fotografie del fondo Ferrari raccontano l'attività politica di Fabrizio Ferrari in particolare quando questi era Assessore al Comune di Venezia con deleghe importanti come quella all'artigianato e al commercio. Attraverso le foto è quindi possibile ripercorrere diversi momenti istituzionali, ma anche alcuni momenti legati all'attività del Partito Socialista Italiano. Il fondo è conservato nell'abitazione dello stesso Ferrari.


Il fondo fotografico Chinello, conservato presso la sede dell'IVESER (Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea), è composto da scatti in maggioranza effettuati tra gli anni il 1950 e i primi anni settanta, un periodo nel quale il PCI divenne il partito di maggioranza relativa in città. Un percorso nel quale, in particolar modo negli anni sessanta, Cesco Chinello giocò un ruolo di primo piano ricoprendo diversi incarichi a livello locale e nazionale.


Il fondo costituito da diverse decine di scatti, ripercorre la militanza politica di Delia Murer attiva nel PCI fin da giovane. Una militanza "esemplare" che ha portato la Murer a divenire Assessore a Venezia e parlamentare italiana. Le foto ritraggono in particolare il lungo impegno della Murer nelle problematiche femminili.


Il fondo è costituito da fotografie raccolte da Pio Pietragnoli (1906-1970), relative soprattutto alla sua attività come assessore comunale e democratico cristiano a Venezia negli anni Cinquanta-Settanta, e dal figlio Leopoldo Pietragnoli (1939), giornalista, afferenti alla sua attività di cronista del Gazzettino a Venezia dagli anni Sessanta agli anni Novanta.


 

Fondi d'impresa


Il fondo è composto da immagini relative alla nascita dei primi stabilimenti (anni '20 e '30) e della fase di espansione della zona industriale degli anni '50 e '60, collegata alle relative trasformazioni urbanistiche e infrastrutturali della zona di Mestre e Marghera. I materiali provengono da raccolte aziendali o da acquisizioni di fondi e campagne fotografiche su commissione. E' il caso del consistente numero di foto aeree degli anni '60 realizzate dal fotografo veneziano Luigi Bortoluzzi, conosciuto come "Borlui", o dalla sezione a colori più "moderna" (anni '70-'80) derivata proprio da una intenzionale attività documentale su impianti e produzioni.


Il ricchissimo fondo fotografico della Montefibre raccoglie foto scattate per diverse finalità. Si va da foto campagne pubblicitarie realizzate a Porto Marghera, a scatti realizzati internamente per documentare incidenti, errori, anomalie nella produzione; da campagne fotografiche commissionate a fotografi professionisti per documentare lo stato dello stabilimento, a documentazione di convegni e seminari di approfondimenti organizzati dall'azienda.


Il fondo fotografico documenta la costruzione e i successivi ampliamenti dell'impianto e dei forni della cokeria (anni '30 e '40); una seconda sezione di fotografie illustra i danni provocati nella seconda guerra mondiale dai bombardamenti alleati che colpirono l'area; una terza sezione, databile agli '70-'80, raccoglie immagini di impianti e parti di essi (sia di insieme che di dettaglio), realizzati probabilmente a scopi tecnici ed operativi.



 

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Organizzazione data creazione: 15 febbraio 2012

 
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