Sorto nel 1924 come "Associazione tra le Industrie di Marghera" e soppresso dal regime fascista nel 1937, venne ricostituito nel 1945, con uguale denominazione e con scopi e programma precisati dal nuovo statuto sociale. Ereditò alcune delle competenze precedentemente assegnate alla Società Porto industriale, in particolare per ciò che riguardava la difesa degli interessi economici di Marghera, oltre che lo studio "dei problemi di ordine economico, sociale, fiscale e tecnico interessanti la zona industriale, il suo porto e le industrie che in essi vi operano" (Lettera alle aziende, 11 gennaio 1946). Un risultato importante ottenuto dall’Associazione tra le Industrie di Marghera fu quello del rinnovo (fino a conferma definitiva che avvenne nella seconda metà degli anni '60) del regime di "autonomia funzionale" delle banchine industriali, regime di cui Marghera fu a lungo l'unico porto italiano a beneficiare.
Ancora oggi l'Ente Zona Industriale di Porto Marghera fornisce assistenza alle proprie aziende associate e, più in generale, a tutte le industrie presenti nell'area di Porto Marghera, su problematiche di natura tecnica e specialistica in relazione a questioni portuali, infrastrutturali, di protezione ambientale e civile.
Tra le varie attività svolge anche la predisposizione di studi e statistiche sulla zona industriale e la conservazione di materiale documentale (fra il fondo Società Porto Industriale e altri fondi prodotti da aziende originariamente insediate a Porto Marghera), fotografico e cartografico su Porto Marghera, dalle origini ad oggi. Inoltre l’Ente Zona Industriale conserva una significativa raccolta di pubblicazioni su tematiche relative alla portualità e a Porto Marghera.
Scheda a cura di F. Porchia; revisione A. Pozzan